Capitolo 1

27.2K 551 102
                                    

"NO NO E ANCORA NO! IO HO UN VIAGGIO DA AFFRONTARE E NON POSSO PENSARE DI LASCIARE COSI QUESTO NUMERO! VEDETE DI FARE QUELLO CHE VI È STATO DETTO PER UNA BUONA VOLTA!" Urlai poco prima di uscire dalla sala riunioni e tornare nel mio ufficio.

Sarei dovuto partire domani e qui ancora non erano in grado di darmi un'anteprima decente del numero di questo mese.

"Amelia portami del caffè e prenota una vettura che mi porti all'aeroporto per le 9 grazie" dissi al telefono parlando con la mia segretaria e poi sprofondai nella sedia sbuffando e realizzando che devo ancora contattare alcuni giornalisti e paparazzi da ingaggiare.

"Ecco a lei signor Tomlinson" disse Amelia posando una tazza di caffe sulla mia scrivania "zuccherato e con una punta di panna, domani un taxi sarà fuori casa sua alle 8:55 per caricare i bagagli. Le serve altro?"

"Apposto così,  grazie" risposi sbrigativo per poi tornare a parlare al telefono.

Erano circa le nove di sera quando decisi di tornare a casa dove mi gettai direttamente sul letto, esausto.

Mi addormentai ma purtroppo fu un sonno molto breve.

La sveglia suonò alle tre del mattino e mi pentii di non aver preparato le valigie il giorno prima in modo da poter dormire ancora un po'.

A dispetto di quello che speravo sarei dovuto restare a Vancouver per una settimana e la cosa non mi rendeva particolarmente felice.

Normalmente non sarei andato lì per ottenere una semplice intervista e avrei mandato qualcuno a sostituirmi, ma recentemente mi era giunta voce che un cantante di fama mondiale avesse finalmente preso la decisione di concedere la sua prima intervista ad un giornale e al momento si trovava a Vancouver per una pausa dal suo tour.

La metà delle riviste più importanti non aveva perso tempo a prenotare una stanza con la scusa di dover fare una riunione.

L'unica riunione l'avrei avuta io con Styles dopo aver conquistato la possibilità di intervistarlo, capo redattore o meno non permetterei mai ad uno dei miei giornalisti di fare l'intervista al posto mio.

Finalmente finii di pregare le valigie e le caricai sul taxi che poi cominciò a dirigersi verso l'aeroporto.

Due ore dopo,  ero partito con l'aereo e in altre due ore mi ero ritrovato a Vancouver nel mio albergo.

Non persi tempo,  misi le valigie in camera senza preoccuparmi di disfarle e scesi di sotto, verso la piscina.

In effetti avrei dovuto pensare a come ottenere l'intervista, ma avevo bisogno di scaricare la tensione e quello mi era sembrato il modo migliore.

Speravo di non trovare nessuno e poter fare una nuotata prima di partire alla ricerca di Styles.

Per mia fortuna la piscina in quel momento era vuota così ne approfittai per nuotare e poi mi stesi su uno dei lettini a bordo piscina.

Ero sdraiato da circa dieci minuti quando la porta si aprì ed entro un uomo dai capelli ricci seguito da una delle assistenti dell'albergo.

"Prego Signor Styles" disse tenendogli aperta la porta e guardando nella mia direzione "non ero a conoscenza che la piscina non fosse vuota se vuole posso chiedere gentilmente al signore sul lettino di uscire...." disse la ragazza sperando però di non doverlo fare.

"Non si preoccupi, penso di poter sopravvivere. La ringrazio per aver comunque chiuso la piscina al resto dei clienti" rispose gentilmente con un accento inglese che avevo subito notato.

"Si figuri, la lascio ora" e si congedò lasciando così la piscina.

E così l'idea di una nuotata è stata utile.

Avevo non solo scoperto dove alloggiava Styles, ma avevo pure avuto la fortuna di alloggiare nel suo stesso albergo e di trovarmi in piscina insieme a lui.

"Buonasera" disse passandomi accanto per posare l'asciugamano su uno dei lettini e stendercisi sopra.

"Buonasera" salutai di rimando "ho sentito la conversazione prima,  se vuole stare solo posso andarmene" dissi cercando di non sembrare scortese.

"Oh no la prego, odio stare da solo ma a volte è davvero stressante avere sempre qualcuno intorno.  Comunque piacere di conoscerla signor..?" Chiese guardandomi.

"Tomlinson" risposi mentre lui si levava la maglia per andare a fare una nuotata.

E probabilmente si accorse che lo stessi fissando perché quando si chinò per posare la maglia disse "del resto potrebbe essere divertente avere un po' di compagnia"  e si buttò in acqua.

Buonasera.

Sono tornata con una nuova fan fiction anche se mi ero ripromessa di finire prima l'altra.

Questa però è uscita di getto e mi è stata ispirata da una delle trilogie che più mi ha appassionato in questi ultimi due anni.

La storia è solamente ISPIRATA a 50 sfumature vi prego quindi di non considerarla una copia perché non è questa l'intenzione.

Detto ciò vi lascio,  spero che mi lasciate qualche voto e un commento perché mi farebbe davvero piacere.

Un bacio.

"

Do you wanna play with me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora